Il Paese sta bruciando, ma non ci riferiamo al caldo: agli incendi. E una vera e propria emergenza che, dal primo giugno all’11 luglio ha collezionato qualcosa come ben 502 interventi aere (20 le richieste arrivate solo oggi, soprattutto dalla Campania e dalla Sicilia). Del resto ormai il modus operandi dei soccorritori è abbastanza rodato: prima intervengono le squadre di terra coordinate dalle Regioni, qualora invece il fuoco è troppo intenso o particolarmente esteso, vengono chiamati i mezzi aerei e, in ultima battuta, si ricorre all’intervento del Coau. Dal canto loro, gli esperti sapendo che la maggior parte dei roghi hanno origine dolosa, ed è dunque impossibile controllare simultaneamente ovunque – continuano a fare appello alla responsabilità dei comuni cittadini: “Chiunque avvisti un principio di incendio, deve darne segnalazione immediata al 1515 o al 115 senza pensare che possa averlo già fatto qualcun altro, tiene a raccomandare il direttore dell’ufficio emergenze della Protezione Civile, Luigi D’Angelo, il quale sottolinea che E’ fondamentale l’azione attiva dei cittadini. Questi sono giorni particolarmente difficili per il territorio e per il lavoro di questo centro osserva DAngelo – Le temperature molto alte e i venti sostenuti di questo periodo non fanno che agevolare il propagarsi delle fiamme. Le regioni più colpite sono al momento la Sicilia, la Calabria, la Campania e parte della Basilicata. Particolari situazioni di criticità per l’estensione degli incendi le abbiamo nell’Avellinese, dove da poco abbiamo ricevuto richiesta di intervento aereo, e sul Vesuvio dove i roghi hanno coinvolto i tre paesi di Ottaviano, Torre del Greco ed Ercolano. E’ difficile dire ciò che ci aspetterà nel mese di agosto, molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche”. Nel frattempo, come dicevamo, in queste ore da Roma a Messina (passando per il Vesuvio), prosegue lemergenza e, come riassume lagenzia di stampa Adnkronos, che oggi ha visitato la Centrale operativa della Protezione Civile (che coordina gli interventi anti-incendi in tutta Italia attraverso il il Coau – il Centro operativo aereo unificato roghi in Italia),.dal 15 giugno ad oggi sono state oltre 390 le richieste di concorso aereo della flotta di Stato giunte dalle Regioni al Centro operativo; fatto che non accadeva da almeno 10 anni. picco mai raggiunto nello stesso periodo negli ultimi dieci anni. Raccontando come funziona lefficiente apparato del Coau, l’AdnKronos lo descrive giustamente come un ’cervello’ che sorveglia il Paese per intervenire con i mezzi aerei per spegnere gli incendi che si trova a Roma. Da qui scrive ancora il cronista dellagenzia di stampa – vengono coordinate le operazioni anti incendio della flotta aerea che vola da nord a sud (16 Canadair, 4 elicotteri, 8 elicotteri della Difesa e dei Vigili del Fuoco). Da questa centrale arrivano le richieste d’aiuto e vengono organizzati i voli dei mezzi che partono da 14 basi su tutto il territorio nazionale.
M.